Distacco da impianti di riscaldamento centralizzato

Se abiti in un appartamento in condominio con un impianto di riscaldamento centralizzato e desideri migliorare l'efficienza energetica e ridurre i costi di riscaldamento, puoi considerare l'opzione del distacco dall’impianto centralizzato, come previsto dalla Legge 220/2012.

Perché distaccarsi da un impianto di riscaldamento centralizzato?

Gli impianti di riscaldamento centralizzato, sebbene diffusi in molti condomini, possono comportare:

  1. costi elevati e inefficienze energetiche: gli impianti centralizzati, in particolare quelli molto estesi, datati, o manutenti in modo insoddisfacente, possono soffrire di inefficienze energetiche importanti, che aumentano i costi per il servizio di riscaldamento in modo spesso insostenibile;

  2. fornitura di calore non soddisfacente: molti impianti centralizzati sono sottodimensionati o regolati male. In molti impianti centralizzati, i termosifoni più lontani dalla centrale termica, ad esempio quelli situati agli ultimi piani o in palazzine distanti dalla centrale (nel caso di un impianto multiedificio), ricevono acqua a temperatura più bassa degli altri, e quindi forniscono meno calore.

Ci si può quindi trovare nella situazione in cui non solo si paga molto, ma non si ha neppure un servizio di riscaldamento idoneo.

In altri casi, gli orari di riscaldamento decisi dall’assemblea condominiale possono non essere confacenti alle tue necessità.

In tutti questi casi, distaccarsi da un impianto centralizzato, nel rispetto delle condizioni stabilite dalla Legge 220/2012, ti può offrire i seguenti vantaggi:

  1. Risparmio sui costi energetici e comfort: con un impianto di riscaldamento autonomo, puoi regolare la temperatura interna e gli orari di riscaldamento in base alle tue esigenze, permettendo di ridurre i costi energetici a lungo termine e di migliorare il comfort termico. La Legge 220/2012 permette il distacco senza richiedere l'approvazione dell'assemblea condominiale, a condizione che non si creino squilibri termoidraulici e aggravi di spesa per gli altri condomini.

  2. Efficienza energetica: Gli impianti autonomi minimizzano le perdite di calore attraverso tubazioni estese, ottimizzando così l'efficienza energetica dell'edificio e riducendo l'impatto ambientale. È possibile scegliere generatori che utilizzano fonti energetiche rinnovabili, meno costose di quelle tradizionali. La conformità alla Legge 220/2012 garantisce che il distacco non comprometta l'efficienza energetica dell'intero edificio.

  3. Indipendenza economica ed energetica: La gestione autonoma del riscaldamento permette di svincolarsi da situazioni condominiali spiacevoli (morosità di altri condomini, problematiche nella gestione comune del riscaldamento, ecc.) e dagli aumenti di prezzo delle fonti energetiche, potendo scegliere liberamente il generatore di calore e la fonte energetica più idonei al proprio profilo. La Legge 220/2012 supporta questa scelta, purché siano rispettati i requisiti tecnici e legali. E’ possibile quindi riscaldarsi in qualsiasi orario e con qualsiasi temperatura (purchè nel limite previsto dalla legge, pari a 20°C) , senza sottostare alle decisioni dell’assemblea.

  4. Comfort termico: a differenza dell’impianto centralizzato, che in molti casi non è sufficiente a fornire il calore nella quantità (temperatura) e negli orari desiderati, con un impianto autonomo si può regolare in modo ottimale la fornitura di calore.

 Cosa ti serve per distaccarti:

  1. Perizia tecnica di distacco, come previsto dalla Legge 220/2012, per dimostrare l’assenza di squilibri termoidraulici e di aggravi di spesa a carico degli altri condomini. Questa perizia è fondamentale per rendere il distacco definitivo anche da un punto di vista legale. L’assenza di squilibri è in genere rispettata, a meno che non ci siano già molti utenti distaccati dall’impianto centralizzato. L’assenza di aggravi di spesa è facilmente ottenuta indicando nella perizia la quota di spesa involontaria che il condomino che esegue il distacco continuerà a versare per contribuire alle spese comuni di riscaldamento. Tale quota non supera, in genere, il 20% della spesa totale in combustibile, moltiplicata per i propri millesimi di riscaldamento.

  2. Installazione a regola d’arte: Esecuzione del distacco fisico e installazione del nuovo generatore, garantendo un'installazione sicura e conforme alle normative, in linea con quanto stabilito dalla Legge 220/2012. In alcuni casi, in particolare con l’utilizzo di caldaie, è necessario rispettare particolari normative per lo scarico dei fumi: nella maggior parte dei casi non è consentito scaricare i fumi a parete. In tali casi si può valutare l’opportunità di installare, invece di una caldaia, una pompa di calore aria-acqua, ovvero un generatore che produce acqua calda per i termosifoni utilizzando, con ottima efficienza, l’energia elettrica prelevata dalla rete o da un impianto fotovoltaico, senza bruciare direttamente sul posto alcun combustibile, quindi senza dover scaricare fumi.

  3. Assistenza tecnica post-distacco: l’assemblea condominiale potrebbe decidere di effettuare una controperizia, ovvero un documento, firmato da un professionista abilitato, che contesta il tuo distacco alle condizioni indicate nella perizia. In tal caso, hai bisogno di un’assistenza tecnica e, in alcuni casi, legale, dopo il distacco.

Scegli l'opzione migliore per migliorare l'efficienza energetica oggi stesso, nel rispetto delle disposizioni della Legge 220/2012!

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